Alcune opere di Pinuccio Sciola sono state esposte fino a ieri al FlashBack Art Fair, la rassegna d’arte moderna e contemporanea visitabile a Torino dal 29 ottobre. Si tratta della fiera d’arte che si propone come “un ecosistema dedicato a tutte le culture contemponee”, attraverso un “format innovativo e in divenire che si concentra sulla capacità di guardare a ciò che già esiste, a ciò che è stato trascurato per ribadirne l’esistenza e la forza”. Nelle sue sale convivono infatti classico e contemporaneo, pittura e performance, in un percorso che restituisce al pubblico l’esperienza viva dell’arte come atto quotidiano e condiviso.
La partecipazione alla prestigiosa manifestazione culturale è stata resa possibile dalla collaborazione tra la Fondazione Pinuccio Sciola e la Galleria Mancaspazio, in uno stand che presentava una accurata selezione delle celebri Pietre Sonore dell’artista sardo, all’interno di un’installazione che rievocava l’atmosfera unica del Giardino Sonoro di San Sperate.
“La presenza delle Pietre Sonore a Flashback è stata per noi particolarmente significativa – commenta Tomaso Sciola, vicepresidente della Fondazione che porta il nome del padre Pinuccio – In un contesto così autorevole e variegato, l’opera di nostro padre ha confermato la propria forza dialogica: la pietra, da elemento ancestrale, diventa linguaggio attuale, capace di emozionare e di creare connessioni profonde tra culture e generazioni. Il riscontro eccezionale del pubblico e della critica dimostrano quanto la sua ricerca continui a parlare un linguaggio universale, radicato nella terra sarda ma proiettato nel futuro del mondo dell’arte”.
Lo spazio dello stand fieristico è stato concepito come una rielaborazione del cerchio scultoreo del Giardino Sonoro: un luogo di incontro e relazioni dove, attorno al fuoco, Sciola coinvolgeva i visitatori in un’esperienza immersiva nello spazio di San Sperate. Le sculture in calcare e basalto, tagliate in profondità, si offrono allo sguardo e all’ascolto: la pietra è strumento musicale, materia vibrante, corpo sonoro.
Lo stand è stato progettato da Andrea Isola, noto exhibition designer, specializzato nella progettazione di allestimenti per mostre, fiere e festival d’arte in Italia e in Europa.
“Lo stand di Mancaspazio interamente dedicato a nostro padre diventa, grazie a un allestimento curato con attenzione da Andrea Isola un luogo capace di trasmettere grande rispetto e profonde vibrazioni – aggiunge Maria Sciola, direttrice generale della Fondazione – È per noi profondamente emozionante vedere quanto attragga i visitatori, che tornano a viverlo più e più volte nel corso della stessa giornata”.
Durante i giorni dell’esposizione i figli dell’artista, Maria e Tomaso, sono stati presenti all’interno dello stand per suonare le opere per il pubblico di Flashback che ha così avuto la preziosa occasione di ascoltare il suono della pietra e di vivere un’esperienza diretta con la poetica dell’autore.





















