Sabato ad alta tensione a Cagliari e un massiccio dispiegamento di forze dell’ordine ha impedito contatti ravvicinati tra i manifestanti del Blocco studentesco, movimento giovanile legato a CasaPound Italia, e gli attivisti dei movimenti antifascisti.
La Questura ha predisposto un piano di sicurezza straordinario per gestire i due eventi, con un imponente schieramento di agenti che hanno arginato i tentativi di sfondamento del presidio antifascista usando il mezzo idrante della Polizia che ha effettuato lanci d’acqua e utilizzando un notevole numero di lacrimogeni.
Un utilizzo dei lacrimogeni in pieno città, con gravi rischi per famiglie e cittadini che abita nelle zone interessate alla manifestazione non autorizzata.
Le immagini che pubblichiamo in esclusiva, dimostrano come, l’utilizzo dei lacrimogeni è stato gestino in maniera indiscriminata dalle forze dell’ordine che in diverse occasioni hanno colpito palazzi, finendo sui tetti o nei balconi di persone incolpevoli.
Il lancio “accidentale” di lacrimogeni nei palazzi è un episodio che si è verificato durante i fatti del G8 di Genova nel 2001, dove la polizia ha lanciato gas lacrimogeni durante gli scontri, provocando conseguenze per i residenti e per i partecipanti alla manifestazione.
Non risultano, nei resoconti recenti altri casi di lancio di lacrimogeni “per errore” nei palazzi, quindi ciò che è avvenuto a Cagliari è di una gravità indiscutibile e merita ulteriori approfondimenti da parte delle Istituzioni preposte.























