A Sassari, in località Caniga, è già entrato in funzione un nuovo allevamento intensivo da 1.500 maiali della filiera “Il Grugno – Suino Grande Made in Sardegna”, riconducibile all’imprenditore Moro e collegato ad un’azienda di Cuneo che produce mangimi per allevamenti intensivi.
Il 14 ottobre la struttura ha ottenuto l’ultimo via libera previsto – il controllo dell’ASL – e ha già iniziato a introdurre gli animali nei capannoni.
Questa operazione viene presentata come “filiera sarda”, ma la realtà è diversa: si tratta di un impianto intensivo, costruito secondo modelli industriali del Nord Italia, con un impatto pesante sul territorio.
I maiali verranno allevati chiusi nei capannoni, senza mai toccare il suolo, senza vedere la luce del sole e senza alcuna possibilità di comportamento naturale. L’unico momento in cui saranno all’aperto sarà il trasporto verso il macello.
In queste strutture, gli animali vivono in capannoni industriali, privati di luce, aria aperta e spazio minimo di movimento. Non c’è alcuna dimensione etologica: non toccheranno mai la terra, non vedranno mai il sole, destinati solo a crescere rapidamente e a essere macellati.
Per queste ragioni è stata indetta una manifestazione il primo novembre in Piazza d’Italia a Sassari dalle 17,00 alle 20,00























