È “Tramas” il titolo scelto per la 18esima edizione del FestivalScienza, in programma a Cagliari dal 6 all’11 novembre: trame, è stato sottolineato durante la presentazione all’Exma, ancora una volta casa-base dell’appuntamento cittadino più importante per la divulgazione scientifica, a evidenziare gli intrecci, le connessioni e e le visioni condivise in un racconto corale in cui la scienza incontra la letteratura, l’arte, la musica e le tecnologie.
“Come Amministrazione comunale”, ha sottolineato l’assessora alla pubblica istruzione, sostegno allo studio e alla conoscenza Giulia Andreozzi, “non possiamo che supportare iniziative di questo tipo, che si prefiggono l’obiettivo di avvicinare più persone possibili al mondo della scienza, perché non si rivolgono solo a un pubblico adulto ma anche a quello delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi”.
Organizzato dall’Associazione ScienzaSocietàScienza, il festival costituisce infatti un importante tassello all’interno delle iniziative nazionali dedicate alla divulgazione scientifica con particolare riguardo al mondo della scuola e alla promozione alla lettura.
Ricco il cartellone degli appuntamenti, con iniziative anche nella sede della Fondazione Banco di Sardegna, nella biblioteca “Emilio Lussu” del Parco di Monte Claro, al liceo Pacinotti e nel Museo Herbarium di via Sant’Ignazio da Laconi.
Particolare attenzione da parte dell’assessora Andreozzi, alla premiazione “Donna di Scienza 2025”, in programma nella giornata conclusiva del Festival e curata da Maria Del Zompo e Carla Romagnino, con un dialogo tra la giornalista Susi Ronchi, coordinatrice regionale di GIULIA Giornaliste Sardegna, e le vincitrici. Giunto alla sua settima edizione, il riconoscimento valorizza il contributo femminile nella ricerca, nella didattica e nella comunicazione scientifica, ambiti in cui la presenza delle donne è ancora sottorappresentata: “Le statistiche ci dicono che le donne sono meno avvezze alla scelta di carriere nelle materie STEM”, ha sottolineato, “e spesso accade perché pensano di non avere la giusta attitudine. Come assessorato alla Pubblica istruzione con delega alle Pari opportunità sosteniamo ormai da anni il premio Donna di Scienza, sezione Giovane, che celebra giovani scienziate eccezionali, e lo facciamo sperando di contribuire a ribaltare questo paradigma. È infatti importante lavorare affinché già dall’infanzia le bambine abbiano gli strumenti per avvicinarsi alla scienza e maturino la giusta consapevolezza rispetto alle loro capacità, che non sono certamente inferiori a quelle maschili”.






















