Un tuffo nel teatro contemporaneo, tra segreti militari, movimento queer, meccanismi perversi del potere e dell’economia. Dal 29 ottobre al 4 dicembre il Teatro comunale di Terralba (in via F. Porcella) torna a essere il cuore pulsante del Concorso giovane teatro diffuso, quinta edizione della rassegna firmata Origamundi che, accanto a quattro spettacoli serali, propone anche dei matinée per le scuole pensati per allenare lo sguardo critico e formare così il pubblico di domani.
In scena ci saranno compagnie sarde che porteranno sul palco spettacoli di genere sempre diverso, fornendo così uno spaccato dell’evoluzione del teatro contemporaneo nell’Isola.
Mercoledì 29 ottobre alle 19 si parte con Ilos Teatro e il suo “Quirra Megastore”, monologo tagliente e visionario, in equilibrio tra satira e tragedia, che attraversa oltre sessant’anni di segreti militari e devastazioni ambientali intorno al Poligono del Salto di Quirra. Un “megastore” dell’assurdo in cui si vendono bugie e si pagano in carne e sangue i costi di un progresso mai condiviso. Lo spettacolo che vede in scena Mauro Salis, che cura anche la regia, è una denuncia civile in cui si alternano comicità e dolore per restituire voce a una comunità ferita.
Il 5 novembre, sempre alle 19, si prosegue con un omaggio all’arte drag e al suo legame con il teatro classico: nello spettacolo “Il Vuoto Dentro” de La Bottega dei Teatranti tra palcoscenico (apparenza) e camerino (intimità), il racconto intreccia aneddoti e storia del movimento queer fino a un finale-shock che precipita lo spettatore nel panico dell’attentato. Scritto da Giovanni Trudu, e con la regia di Ivano Cugia, lo spettacolo vede sul palco lo stesso Trudu.
Il prezzo collettivo della delocalizzazione è al centro dell’appuntamento del 19 novembre: “La Roba d’Altri”, spettacolo della compagnia Origamundi scritto da Francesco Civile. Non numeri, ma vite: il patto tra impresa, lavoratori e territorio si incrina; verbali come armi, e-mail come inneschi, silenzi che diventano minacce. Linguaggio dell’efficienza che anestetizza il conflitto, mentre crescono pressioni e fragilità. Interroga la responsabilità oltre i bilanci. Con Flippo Salaris, Francesco Civile e Ivano Cugia.
Il sipario sugli appuntamenti serali della rassegna si chiude il 3 dicembre alle 19 con “Il Terzo Giorno” della compagnia Artisti Fuori Posto. Ambientato nella Roma di domani, lo spettacolo vede Montecitorio sotto assedio con due parlamentari che restano al loro posto mentre il popolo chiede la loro uscita di scena. Una riflessione sul senso delle rivoluzioni, il ruolo del popolo e la natura del potere, con un’eco che rimanda alla Costituzione come bussola possibile. Di e con Alessandro Pani, e con Filippo Salaris.
Parallelamente alla rassegna principale si svolgeranno gli spettacoli per le scuole: quattro matinée (dal 29 ottobre al 3 dicembre) per i bambini e le bambine delle scuole d’infanzia e le primarie, in cui tra mondi fiabeschi, musica e percorsi interattivi, i più piccoli potranno avvicinarsi a temi come l’inclusione e la pace, e quattro (dal 30 ottobre al 4 dicembre) per le scuole secondarie, dove si riproporranno alcune visioni della rassegna serale, insieme a spettacoli che ripercorrono la vita di grandi personaggi come Antonio Gramsci e Vincent Van Gogh. Il coinvolgimento attivo dei giovani spettatori prevede che questi dopo ciascuna visione diano un voto agli spettacoli. Alla fine verrà decretato quello vincitore di questa edizione della rassegna.






















