Arrestato per depistaggio. Accusato di avere fatto sparire una prova. Un guanto in pelle usato da uno dei due sicari di Piersanti Mattarella. Ai domiciliari è finito un ex funzionario di polizia, Filippo Piritore, 75 anni. E’ stato questore a Caltanissetta, L’Aquila e Genova e prefetto di Isernia. Nel gennaio dell’80 era alla Squadra mobile guidata da Bruno Contrada.
I poliziotti della Scientifica – subito dopo l’omicidio del presidente della regione, trovarono il guanto all’interno della 127 usata dai sicari. Sette anni fa l’allora procuratore di Palermo Francesco Lo Voi voleva fare analizzare di nuovo il guanto nella speranza di trovare tracce di Dna. Ma il reperto non è stato trovato. Né alla Scientifica, né all’ufficio corpi di reato del Tribunale.
I pm sono partiti dalle fotografie che davano prova della presenza di Piritore fra i poliziotti in via Libertà. Convocato dagli agenti della Direzione investigativa antimafia avrebbe confermato di avere preso il guanto e di averlo consegnato ad un collega della Scientifica.
Nella sua ricostruzione, però, nomi e circostanze non quadrano. Nella nuova inchiesta ci sono due indagati, i killer mafiosi Antonino Madonia e Giuseppe Lucchese. Avevano 28 e 22 anni.

























