Cosa pensano i sardi dell’arte sarda? Gli artisti sardi quanto sono sensibili alle influenze interne alla loro isola, e quanto lo sono, invece, a quelle che arrivano da fuori? E’ attorno a queste e altre domande che venerdì 24 ottobre alle 18 si svilupperà la conferenza- dibattito “Sguardi contemporanei sulla cultura artistica della Sardegna”, in programma a Cagliari nella sede della Fondazione di ricerca “Giuseppe Siotto”, in via Dei Genovesi 114.
Organizzato dalla Fondazione Siotto, in collaborazione con Urban Center, l’evento vuole essere il primo di una serie di incontri concepiti come occasione di confronto e scambio tra gli operatori che promuovono e producono arte in Sardegna.
Venerdì ad aprire i lavori saranno Francesco Accardo, direttore della Fondazione Siotto ma anche general manager a Borca di Cadore, sulle Dolomiti, del parco vacanze voluto a metà del secolo scorso da Enrico Mattei e in cui ogni anno sono organizzate numerose attività culturali tra mostre, edizioni, concerti e visite guidate, e Daniele Gregorini che porterà l’esperienza di Urban Center -di cui è direttore artistico-un hub specializzato in ideazione e gestione di eventi di innovazione e creatività per i territori, tra cui il progetto Dolo, una residenza artistica ora in corso nel parco di Borca di Cadore. Seguiranno le riflessioni di altri esponenti del panorama culturale sardo: Nicoletta Zonchello, curatrice del neonato Mab di Bari Sardo, centro culturale che vuole diventare punto di riferimento in Ogliastra per l’arte contemporanea, Valerio Deidda, curatore MuA (Museo e Archivio) di Sinnai, Manuela Serra, presidente dell’associazione No Arte Paese Museo di San Sperate, e di Alessandra Menesini, giornalista e critica d’arte che negli anni si è anche occupata della curatela di diverse mostre e progetti artistici.





















