“Alcuni nostri connazionali in acque prospicienti Gaza sono soli e indifesi mentre vengono impunemente intercettati da navi militari appartenenti a uno stato che non rispetta il diritto internazionale.
In pratica, il governo italiano lascia dei cittadini del suo paese nelle mani di un governo e di una marina militare che si stanno comportando come pirati. Protestiamo contro questa inqualificabile omissione di atti d’ufficio (difesa di connazionali all’estero) che si compie non in nostro nome”, afferma lo storico Franco Cardini, promotore del Comitato “Non in nostro nome”.























