l mondo della ricerca si svela al pubblico, coinvolge, conquista. Si è rinnovato, con grande partecipazione e altrettanto entusiasmo, l’appuntamento con la Notte Europea dei ricercatori e delle ricercatrici, che l’Università di Cagliari ha organizzato per la prima volta nel Centro d’arte e cultura La Vetreria di Pirri.
L’evento si è svolto in contemporanea con altre città europee e italiane, con lo stesso obiettivo: raccontare e condividere la passione, le scoperte e le sfide dei ricercatori e delle ricercatrici attraverso mostre, spettacoli, concerti, giochi, conferenze e centinaia di altre iniziative rivolte al grande pubblico.
La nuova edizione ha visto in prima linea circa 250 ricercatori e ricercatrici di tutti e quindici dipartimenti dell’Ateneo che, con la loro competenza e tante idee coinvolgenti, hanno catturato l’attenzione di grandi e piccoli, rendendo semplice, concreta e appassionante la complessità della ricerca scientifica nelle sue tante declinazioni. Protagonisti, nell’attività di divulgazione, anche le studentesse e gli studenti del liceo Euclide e dell’istituto di istruzione superiore De Sanctis Deledda.
Dal primo pomeriggio fino a tarda sera, i 44 stand sono stati fucina di laboratori, esperimenti, giochi, attività interattive, in un viaggio nella conoscenza che ha spaziato dalla biologia alle neuroscienze, dalla fisica e dalla chimica fino all’ingegneria e astronomia.
Tra visori e provette, microscopi e papiri, matite colorate e plastilina, la Notte è trascorsa veloce, sul filo dello stupore negli occhi dei più piccoli e l’entusiasmo del pubblico adulto, che hanno toccato con mano la ricchezza della scienza, le sue applicazioni concrete nella vita quotidiana e le prospettive future, rese possibili dall’attività quotidiana e dalla dedizione dei ricercatori e delle ricercatrici.
L’attualità è stata il filo conduttore delle attività proposte e degli argomenti presentati: la sana alimentazione, la diagnostica avanzata delle patologie delle malattie, la crisi climatica e la tutela delle risorse naturali, la progettazione di nuovi materiali, le nuove frontiere legate alla scoperta dello spazio, le innovazioni applicate alla vita quotidiana, per una scienza non più lontana, ma da toccare con mano. Un focus specifico ha riguardato l’inclusione, con attività pratiche volte a migliorare la consapevolezza sulle forme di accessibilità e di barriere e sugli strumenti messi in campo per abbatterle.
A introdurre la serata, i saluti istituzionali del Magnifico Rettore, Francesco Mola, e dal prorettore al territorio e all’innovazione, Fabrizio Pilo, che hanno sottolineato come la scelta della Ex VEtreria abbia risposto alla volontà di rendere l’evento itinerante e avvicinarsi sempre al territorio e ai luoghi chiave della città, rendendo ancora più forte e concreto il dialogo costante tra la cittadinanza e chi della ricerca ha fatto la propria missione.
La condivisione si è tradotta anche in talk di approfondimento, tra dialoghi e seminari tenuti da ricercatori e ricercatrici su tematiche sentite e di grande attualità, come le possibilità, i rischi e i nuovi diritti connessi all’intelligenza artificiale, le prospettive future per la Sardegna come terra di scienza, la riflessione sull’impatto che l’uomo ha sull’ambiente e possibili soluzioni.
Le sale della Vetreria hanno accolto anche spazi di approfondimento sulle attività dell’Ufficio Green, impegnato sul fronte della sostenibilità e sul progetto Pro-ben MoEBIUS che cura il benessere psicofisico di studentesse, studenti e del personale. Spazio anche all’alleanza EDUC, che sviluppa cooperazioni strategiche a lungo termine con atenei di tutta Europa, e all’associazione Alumni, costituita di recente per rinsaldare il legame con le laureate e i laureati dell’Ateneo.
In anteprima alla grande festa della Vetreria, la scienza ha aperto le porte e accolto il pubblico in diverse sedi dell’ateneo con una serie di eventi di avvicinamento, tra cui conferenze, visite guidate gratuite alle collezioni museali d’ateneo (collezione Evan Gorga e collezioni litiche preistoriche, Museo di Antropologia ed etnografia, Museo Herbarium, Collezione di cere anatomiche “Clemente Susini”, MUACC, Museo di zoologia), il Passione scienza day organizzato all’Orto Botanico dall’associazione Scienza Società Scienza, una caccia al tesoro nel museo di Fisica e il Geotur nel centro della città. Alcune attività di divulgazione, organizzate dal Polo universitario penitenziario di Ateneo e focalizzate sul tema della transizioni in ogni loro forma prospettive ambientali, sociali, digitali e di genere, hanno interessato le persone in stato di reclusione, le operatrici e gli operatori delle case circondariali di Uta e Massama.
SHARPER 2025 è stato finanziato dalla Commissione Europea, cofinanziato dalla Fondazione di Sardegna e organizzato dall’Università di Cagliari con il contributo di tutti i Dipartimenti e Direzioni, e di partner quali INFN – Sezione di Cagliari, Inaf-Osservatorio astronomico di Cagliari, Sardegna Ricerche, l’associazione Scienza Società Scienza, i comuni di Cagliari e Monserrato, e ancora AIRC, ISTAT, RIS, Polizia scientifica, la ludoteca A. Canevaro, UniCa Radio e molti altri.
























