“Prendiamo atto con favore dell’approvazione del DPCM Energia, ma non possiamo esimerci dal denunciare che nella vertenza Eurallumina: da oltre sedici anni si ripetono annunci, piani e impegni che però non hanno mai portato alla ripresa delle attività”. Così la Uil Sardegna che insieme alla Uiltec Sardegna hanno preso parte alla riunione di oggi con il ministro Urso nella quale è stata affrontata la vertenza Eurallumina.
“Il decreto è un passaggio importante – afferma la Segretaria Generale UIL Sardegna, Fulvia Murru – ma se non si scioglie subito il nodo degli asset congelati a causa delle sanzioni, rischiamo di trovarci davanti all’ennesima presa in giro. I lavoratori non possono più vivere sospesi, tra promesse e tavoli interminabili. Abbiamo chiesto al Ministro di garantire per lo stabilimento sardo lo stesso trattamento riservato agli altri impianti del gruppo in Germania, Svezia e Irlanda: non accetteremo che la Sardegna venga penalizzata ancora una volta”.
Per la UIL Sardegna non è più accettabile che la politica continui a rinviare soluzioni, lasciando famiglie e comunità senza prospettive. “Il Sulcis e la Sardegna – aggiunge Murru – hanno già pagato un prezzo altissimo: o si sbloccano davvero le condizioni per ripartire, oppure sarà chiaro che non c’è la volontà politica di salvare questa fabbrica e il suo indotto”.
La UIL ribadisce che la vertenza Eurallumina non è solo una questione industriale, ma un banco di prova della credibilità delle istituzioni: «Basta promesse a vuoto, servono atti concreti e immediati. Ogni altro rinvio sarebbe uno schiaffo alla dignità dei lavoratori e di un intero territorio”, conclude Murru.























