Dopo il comunicato nazionale dei metalmeccanici sulla vertenza della Sider Alloys di Portovesme, le segreterie di Fiom, Fsm e Uilm del Sulcis Iglesiente lanciano un monito alle istituzioni nazionali e regionali: “è chiaro che non ci sono più margini per ulteriori perdite di tempo”.
“Chiediamo che anche le Istituzioni creditrici, escano allo scoperto e diano il loro contribuito nei confronti di Sider Alloys, in una situazione insostenibile.
Ci riferiamo alla Regione Sardegna firmataria dell’accordo di programma che ha portato 8 milioni a fondo perduto nelle casse della SiderAlloys.
Ci riferiamo al comune di Portoscuso, che non percepisce l’Imu per una cifra considerevole (si parla di qualche milione di euro).
Ci riferiamo al Consorzio industriale di Portoscuso che non riceve i pagamenti dell’acqua (e forse altro) di cui si fornisce Sider Alloys. Ci riferiamo a Confindustria come rappresentante delle tante aziende che rischiano di essere messe in ginocchio, in conseguenza dei lavori in appalto effettuati e non pagati”, scrivono i segretari Roberto Forresu, Giuseppe Masala e Renato Tocco.b “È il momento di dire basta, insistono – Chiediamo un incontro con carattere di urgenza, prima dell’incontro al Mimit, alla presidente Todde, al sindaco di Portoscuso, al presidente del Consorzio Industriale e a Confindustria, affinché nel momento in cui si sta definendo il futuro dello smelter di alluminio primario, emerga con chiarezza l’incapacità gestionale ed il danno sociale ed economico che la scelta di regalare l’ex Alcoa alla Sider Alloys ha provocato. Debiti e gestione che pesano sull’economia di un territorio, che dimostrano, se mai ce ne fosse ancora bisogno, di una riflessione approfondita sulla richiesta di finanziamento di ulteriori 300 milioni di euro, avanzata dall’attuale proprietà, che non può essere assolutamente assecondata. Deve essere chiaro che dall’incontro al Mimit del 15/settembre – osservano -, ci aspettiamo delle novità in merito al futuro dello stabilimento che non può più essere legato all’attuale proprietà”























