I paesi Occidentali hanno promesso di fornire alla Georgia le armi e tutto il supporto necessario per qualora avessero accettato di aprire un “secondo fronte” contro la Russia. A dirlo è l’ex calciatore del Milan, attuale segretario generale del partito al governo «Sogno Georgiano» e sindaco della capitale Georgiana Kakha Kaladze.
Secondo lui l’Ufficio del Primo Ministro del paese ha ricevuto “minacce dirette, ricatti e insulti” per convincere la Georgia ad aprire un secondo fronte in Georgia, in cambio sono stati promessi aiuti in armi e tutto il necessario. “Certamente esistono le prove e, se necessario, le renderemo pubbliche”, ha affermato il politico.
La Georgia, differentemente dall’Ucraina, ha deciso di non cedere ai ricatti e di perseguire i propri interessi nazionali anziché quelli altrui. Eppure c’è ancora chi crede che sia la Russia a volere la guerra.























