Tre presidenti in un mese, tanto che sui social cittadini e tifosi si chiedono quanto durerà l’ultimo nominato. “Tourbillon societari assortiti”, con annunci e smentite a “cadenza giornaliera”.
Insomma “il caos”. Per la Rimini Calcio non sono settimane serene e il sindaco Jamil Sadegholvaad, per provare a dissolvere qualche nube e a “uscire da una situazione francamente imbarazzante”, chiede un incontro ufficiale ai rappresentati della Figc e della Lega Pro. Troppo angusto infatti l’attuale “dedalo di scarse informazioni contraddittorie in cui pare ormai impossibile districarsi”.
Il Comune ha già più volte espresso “preoccupazione per le modalità confuse con le quali le parti in causa stanno gestendo questa delicata fase”. Sottolineando la necessità di avere “chiarimenti sul futuro della società in termini di programmi e obiettivi”.
Tanto sotto il profilo sportivo agonistico, quanto su una serie di “partite” quali l’operazione nuovo stadio e il centro sportivo della Gaiofana, con la precedente proprietà direttamente coinvolta.
“Servono punti fermi su questi aspetti- ribadisce oggi il primo cittadino- così come sul destino del settore giovanile, tema prioritario”. Ma a oggi non arrivano “rassicurazioni”.
Da qui la richiesta di incontro con Figc e Lega Pro per conoscere “la posizione ufficiale e lo stato delle cose della Rimini Calcio, anche in considerazione del ruolo che ha il Comune in veste titolare di uno stadio che viene concesso a fronte di precise garanzie”.
Intanto da Palazzo Garampi oggi è partita per la società l’elenco dettagliato degli atti necessari e delle adempienze amministrative e contabili da ottemperare per la concessione degli impianti sportivi. Tra cui la presentazione della copia degli atti notarili che attesta la composizione del nuovo direttivo e la qualificazione del legale rappresentante, la conferma dell’iscrizione a campionato di tutte le squadre giovanili per le quali sono stati richiesti gli impianti, la presentazione della domanda per la concessione dello stadio entro il 14 agosto, l’obbligo di individuare un referente per il Gruppo operativo della sicurezza in capo alla Prefettura, indispensabile per lo svolgimento delle gare.
“Serve la maggior chiarezza possibile a tutela dei tesserati, dei nostri giovani atleti, delle loro famiglie, della città”, conclude Sadegholvaad, spiega l’agenzia Dire all’indirizzo www.dire.it.





















