Ventisei aerogeneratori con altezza complessiva di circa 200 metri, nuove stazioni elettriche, sbancamenti e cavidotti in zone ricche di corsi d’acqua, boschi e macchia mediterranea, potrebbero sorgere nei territori comunali di Pattada e Buddusò, fra il Goceano e la Gallura.
È quanto prevede il progetto di realizzazione di una nuova centrale eolica ad opera della società milanese Ame Energy Srl, che aspetta l’ok della valutazione d’impatto ambientale e al quale gli ecologisti del Gruppo d’intervento giuridico si oppongono con fermezza: “E’ pura speculazione energetica”.
“La centrale eolica nel territorio di Buddusò sorgerebbe dentro la fascia di rispetto estesa tre chilometri dal limite delle zone tutelate con vincolo culturale e con vincolo paesaggistico – denuncia l’associazione – In questa area sono presenti, in particolare, il Nuraghe Lerno, la Pinneta sa Costa ‘e sa Multa, il Nuraghe Pira, il Nuraghe Locorna e il Nuraghe sa Menta”. Così come nel comune di Pattada, dove il progetto di centrale eolica proposto dalla società campana IVPC s.r.l. andrebbe ad interessare la zona del Su Monte de Subra, nel demanio civico, con un patrimonio di grandissimo rilievo per la comunità locale, sia sotto il profilo economico-sociale che per gli aspetti di salvaguardia ambientale.
Il Grig ha quindi chiesto al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica di esprimere formale diniego alla compatibilità ambientale degli impianti industriali in progetto e ha informato, per opportuna conoscenza, il ministero della Cultura, la Regione Sardegna, le Soprintendenze per il Pnrr e per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari, i Comuni di Pattada e Buddusò.






















