C’erano il rosso caldo del tramonto, il blu profondo del mare e l’appartenenza fiera di un popolo che si riconosce nella propria squadra. Così, al Teatro di Tharros, il Cagliari Calcio si è presentato al pubblico con la nuova rosa per la stagione 2025/2026. Un appuntamento emozionante e carico di significati, organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama, che ha trasformato uno dei luoghi più suggestivi della Sardegna in un palcoscenico a cielo aperto, dove sport e cultura si sono incontrati.
Tutti i posti disponibili – 1.112 sedute – sono andati esauriti in breve tempo, e anche nella vicina borgata di San Giovanni di Sinis, in Pratza de Sa Festa, centinaia di tifosi hanno seguito l’evento dal maxischermo allestito per l’occasione, trasformando la serata in una grande festa collettiva. A presentare la serata è stata Valentina Caruso, tra entusiasmo, applausi e momenti di grande partecipazione emotiva, mentre sul palco si sono alternati volti noti e volti nuovi del Cagliari Calcio, guidati da mister Fabio Pisacane.
Tra gli interventi più significativi, quello del presidente della Fondazione Mont’e Prama, Anthony Muroni, che ha dichiarato: «Questo è il quarto anno di collaborazione con il Cagliari Calcio e non immaginavamo potesse raggiungere un tale livello di partecipazione e successo. La partnership ci ha consentito di portare il progetto nei principali luoghi della cultura in Italia, riscontrando – tra le altre cose – un forte seguito da parte della comunità sarda residente fuori dalla nostra Isola, anche grazie al prezioso supporto della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI). Il Cagliari è la squadra di tutti noi. Abbiamo portato i giganti della cultura e dello sport qui a Tharros e lavoriamo con l’obiettivo di riportare e riunire tutte le statue dei Giganti di Mont’e Prama al Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras. La finalità di queste iniziative è pienamente coerente con la missione della Fondazione: coinvolgere la comunità sarda e promuovere una consapevole responsabilità collettiva nella tutela, nella valorizzazione e nella fruizione del proprio patrimonio. Questo è il nostro mantra: valorizzare ciò che ci unisce e costruire reti di collaborazione e appartenenza».
Anche il direttore generale del Cagliari Calcio, Stefano Melis, ha voluto salutare il pubblico e la Fondazione: «Ringrazio la Fondazione Mont’e Prama e tutti i presenti per aver reso possibile una serata di straordinario significato. Giungiamo a questo appuntamento dopo tre stagioni di solida e proficua collaborazione, che ha visto il nostro club affiancare la Fondazione in un percorso di promozione nei più prestigiosi contesti culturali italiani: dagli Uffizi di Firenze al Museo Egizio di Torino, fino al MAXXI di Roma. In ogni tappa abbiamo avvertito con orgoglio la responsabilità di rappresentare la nostra Isola, non solo sul piano sportivo, ma anche come custodi e ambasciatori della sua identità. Siamo profondamente riconoscenti per il valore di questo lavoro condiviso, e sentiamo il dovere di proseguire nel veicolare, con rispetto e impegno, i valori che ci uniscono. Essere vicini alla nostra gente e contribuire a rafforzare il senso di appartenenza della tifoseria resta la nostra missione più autentica, dentro e fuori dal campo».
Sul palco si sono avvicendati alcuni dei protagonisti della formazione rossoblù: i capitani Deiola e Pavoletti, Luvumbo e Mina – protagonisti di un simpatico siparietto danzante che ha strappato sorrisi al pubblico – e poi Luperto, Caprile, Zappa, Prati, Folorunsho, Mazzitelli, Zortea, Felici, il nuovo acquisto Kılıçsoy, fino ai giovani Iliev e Pintus. Una squadra unita e determinata, definita dallo stesso Folorunsho come «un gruppo sano di lavoratori», che ha ricevuto tutto il calore e il sostegno di una platea partecipe e appassionata.
A suggellare la serata, la donazione della maglia ufficiale del Cagliari Calcio, con il numero “2025” e il nome “Tharros”, consegnata al presidente della Fondazione Mont’e Prama. Un momento che ha idealmente chiuso l’evento, celebrando la fusione tra sport, territorio e identità. A fare da cornice, tra applausi, cori e luci, l’eco di uno slogan che è molto più di un motto: Una terra, un popolo, una squadra. Un’espressione che racchiude l’essenza del Cagliari Calcio, ma anche il senso profondo dell’azione culturale e sociale della Fondazione Mont’e Prama: ricucire legami, valorizzare le radici comuni, costruire appartenenza e promuovere l’immagine della Sardegna in tutte le sue forme.
























