Nei giorni scorsi i sindacati confederali hanno diramato un comunicato unitario sulle due vertenze sarde Portovesme srl ed Eurallumina: Cgil, Cisl e Uil chiedevano che il Governo convocasse al più presto una riunione per affrontare le tematiche relative alle vertenze metallurgiche ed energetiche della Sardegna e, in particolare, del Sulcis Iglesiente.
La risposta è arrivata il 29 luglio, ma alla tempestività del riscontro non corrisponde una celerità nella convocazione dei tavoli, previsti per il 15 settembre per quanto riguarda Sider Alloys, 16 settembre Eurallmina, 22 settembre Portovesme srl.
La deputata progressista Francesca Ghirra ha presentato una nuova interrogazione al Ministro delle Imprese e del Made in Italy per sapere come intenda agire il Governo rispetto a queste due importanti crisi.
“Ho provato a sollecitare già due volte il Governo sulle tempistiche di approvazione del cosiddetto “DPCM Sardegna”, che consentirebbe l’arrivo del gas sull’isola e il rilancio della raffineria di Bauxite, con un investimento di 400 milioni di euro e una prospettiva occupazionale di un migliaio di posti di lavoro, ma non ho ancora ottenuto risposte adeguate” dichiara Ghirra “Siamo anche in attesa di aggiornamenti da parte del Governo sul programma di ristrutturazione propedeutico al riavvio dello stabilimento Euroallumina, bloccato dal “congelamento” del patrimonio dell’azienda controllata dalla russa Rusal, ma anche su questo tutto tace” prosegue la deputata.
“Per quanto riguarda la Portovesme Srl siamo finalmente riusciti ad audire in Commissione Attività Produttive l’AD Garofalo per conoscere più a fondo il progetto litio, ma ancora non sappiamo quale sia la posizione del Governo sulla sua fattibilità, su cui pare che le interlocuzioni si siano interrotte dopo l’ultima visita in fabbrica il 23 giugno” continua “Sappiamo che il progetto desta forti preoccupazioni in un territorio da sempre caratterizzato da industrie pesanti, inquinamento e abbandono e che – nello stesso stabilimento di Portovesme – ha visto progressivamente chiudere due importanti linee produttive, prima quella del piombo e poi quella dello zinco, con la conseguente cassa integrazione per tanti lavoratori ed enormi difficoltà per tutto l’indotto.”
La deputata progressista annuncia una nuova interrogazione a Urso: “Ho presentato una nuova interrogazione al Mimit per sapere quali siano le tempistiche e le prospettive occupazionali della ristrutturazione e del riavvio di Eurallumina, ma anche se si stiano attivando per individuare misure giuridicamente sostenibili per superare il blocco dei beni aziendali patrimonio della Rusal. Ho poi chiesto di conoscere la posizione del Governo sul progetto litio, se si consideri ancora la produzione dello zinco strategica e come stiano lavorando per trovare nuovi investitori. Speriamo che finalmente rispondano alle nostre sollecitazioni, ma soprattutto al grido disperato di un territorio che ha urgente bisogno di un rilancio immediato.”
























