Lavoro nero, violazioni delle norme per la prevenzione degli infortuni, mancato rispetto dello statuto dei lavoratori, sono queste alcune delle infrazioni riscontrate dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del lavoro di Sassari in una serie di controlli effettuati nel nord Sardegna nel corso del primo semestre dell’anno.
Per la gravità delle violazioni, sei attività imprenditoriali sono state sospese e sono state comminate ammende e sanzioni amministrative per un totale di 174mila euro.
L’intervento dei militari ha riguardato 53 aziende in tutta la provincia; i controlli hanno interessato in particolare il settore della ristorazione e dei pubblici esercizi in genere, quello del commercio, ma anche i settori agricolo, industriale ed edile.
Nel corso delle ispezioni sono state verificate 226 posizioni lavorative delle quali 47 rivelatisi irregolari; tra le violazioni riscontrate emergono il lavoro nero, quindi l’impiego di lavoratori privi di contratto e in alcuni casi è stata accertata una paga al di sotto dei minimi inderogabili previsti dalla legge.
Per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni sul lavoro sono 17 le aziende risultate irregolari per varie violazioni in materia di sicurezza.
In alcuni casi le gravi violazioni riscontrate hanno determinato la sospensione immediata dell’attività imprenditoriale, come in un’azienda manifatturiera dove il datore di lavoro aveva messo a disposizione dei lavoratori attrezzature da lavoro non conformi ai requisiti di sicurezza e inidonee ai fini della salute e sicurezza: era stato manomesso il sistema di arresto di un macchinario, in modo di consentirne l’utilizzo anche a sportelli aperti, con il meccanismo in funzione.
Undici violazioni allo statuto dei lavoratori: i datori di lavoro avevano installato impianti di videosorveglianza idonei al controllo a distanza dei dipendenti in assenza dei presupposti autorizzativi di legge, scrive l’Ansa.
























