Sono aumentate del 3,2% nel 2024 rispetto all’anno precedente le entrate complessive dei media che hanno superato i 12 miliardi di euro. È quanto emerge dalla Relazione annuale dell’Agcom illustrata al Senato dal presidente Giacomo Lasorella.
Questo incremento si deve principalmente all’aumento dei ricavi da contenuti a pagamento (+4,3%), soprattutto per la televisione online, che ha compensato il calo nelle vendite di copie di quotidiani e periodici. Salgono anche i ricavi pubblicitari (+2,6%), grazie alla performance di televisione e radio, così come i fondi pubblici (+1,7%), per lo più derivanti dal canone Rai.
La televisione non è più il principale mezzo di informazione per gli italiani visto che un italiano su due (il 52,4%), utilizza la Rete per informarsi, con motori di ricerca, social media e siti web/app di quotidiani e periodici che sono diventate le principali porte di accesso all’informazione. Tuttavia tv, radio e carta stampata “rimangono fonti informative ritenute più affidabili rispetto a social network e piattaforme”; di qui la “necessità di tutelare e salvaguardare l’informazione professionale”, ha detto il presidente dell’Agcom.
Gli investimenti in infrastrutture di rete tlc (trainati da quelli relativi alla rete fissa) hanno mostrato nel 2024 un aumento dell’8,7% rispetto al 2023, raggiungendo 7,05 miliardi di euro, emerge sempre dalla Relazione. Il peso dei ricavi del settore delle tlc sul Pil si attesta all’1,3% nel 2024, stabile rispetto al 2023. La spesa complessiva della clientela (residenziale e affari) è cresciuta dell’1,9%. La copertura FTTH, cioè la connessione alla rete tramite fibra ottica, ha raggiunto, al 31 dicembre 2024, il 70,7% delle famiglie.
Contro le attività di teleselling e telemarketing selvaggio l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha introdotto specifiche misure per arginare il fenomeno del Cli (Calling Line Identification) spoofing, il camuffamento da numeri italiani di numeri provenienti dall’estero. Le nuove disposizioni, basate anche su altre esperienze internazionali, introducono, a carico degli operatori, l’obbligo di bloccare le chiamate dall’estero verso l’Italia che espongono illegittimamente un identificativo corrispondente a un numero italiano, con implementazione graduale per numeri fissi e mobili. È stato anche approvato – e sempre a tutela dei cittadini – un sistema di classificazione per le offerte di servizi di comunicazione mobile su tecnologia 5G. Le nuove norme prevedono l’utilizzo di bollini di colore diverso per segnalare le caratteristiche del servizio offerto, e in particolare la presenza di eventuali limitazioni di velocità.
In tema di par condicio sarebbe “necessario un intervento legislativo che estendesse espressamente la disciplina del silenzio elettorale anche alle piattaforme digitali”, ha detto Lasorella introducendo la Relazione dell’Autorità. Lasorella ha ricordato come l’Autorità abbia invitato tanto la Rai quanto le tv private a valutare con estrema attenzione nei giorni del silenzio elettorale la messa in onda di programmi informativi che riguardino candidati o tematiche elettorali, limitandoli al solo caso in cui ciò sia necessario alla completezza dell’informazione in relazione a fatti di cronaca nuovi.






















