In questi giorni ho ricevuto messaggi, e-mail e telefonate di tanti genitori che si sentono toccati dalla nota vicenda.
Sapete bene che non amo commentare fatti di cronaca, ma come sapete mi occupo da lungo tempo e sempre a titolo gratuito e con tanta passione di sostegno alla genitorialità, spazi neutri, affidi e adozioni.
Da oltre 30 anni ho sempre svolto attività di volontariato all’interno di alcune case famiglia per minori e negli ultimi 3 anni sono stata investita del ruolo di Garante dell’infanzia e dell’adolescenza a titolo totalmente gratuito, per il Comune di Sassari.
Non ho mai nascosto il mio disappunto sul fatto che non esiste a Sassari un elenco trasparente di famiglie affidatarie, appoggio e ponte e questo è a mio avviso inaccettabile. Per tale motivo posso garantirvi che
aggiorno regolarmente il Tribunale dei Minori di Sassari sulle coppie e singoli che portano a termine il percorso di preparazione all’affido.
A tal proposito ringrazio per l’opportunità che mi viene data per la pubblicazione dei miei articoli, perché è importante che emerga la continua criticità delle persone minorenni che crescono per anni e anni all’interno delle case famiglia .
Tutti i bambini e tutti gli adolescenti hanno il diritto di vivere serenamente all’interno di una famiglia, ma anche con una persona singola che possa accompagnarli nella crescita e questo lo dice la legge!
Non ho mai condiviso certe scelte di affidare i minori a persone senza una formazione specifica necessaria al conseguimento dell’idoneità per l’affido, infatti non dovrebbe accadere.
A mio avviso anche i familiari del minore che si rendono disponibili ad accoglierlo per la momentanea indisponibilità dei genitori biologici, dovrebbero essere formati attentamente e a loro volta dovrebbero ottenere l’idoneità.
Non basta l’indagine sociale ma occorre un percorso informativo e formativo serio e strutturato, in modo tale da poter acquisire la consapevolezza della bellezza ma anche della difficoltà di questa scelta.
I fallimenti degli affidi e delle adozioni sono ancora troppi e questo è devastante sia per gli adulti, che per le persone di minore età .
Siamo nel 2025 lo diciamo sempre tutti e ancora regna il caos! Innanzi tutto è fondamentale cercare di recuperare e sostenere la relazione dei bambini e degli adolescenti con i loro genitori biologici e per questo occorre una immediata attivazione dei percorsi ben strutturati, per il sostegno delle genitorialità, ma veramente immediati, non con liste d’attesa infinite e tempistiche inaccettabili.
Ogni genitore è prezioso per il proprio bambino, lo è anche quando sbaglia e per questo è importante attivare nell’immediato anche gli spazi neutri, ad oggi anche in questo caso esistono tempistiche inaccettabili, che compromettono la serenità delle famiglie.
Ovviamente faccio riferimento a spazi neutri ben strutturati e svolti con professionisti formati con percorsi specifici, come per il sostegno alla genitorialità e nulla di tutto ciò può essere affidato a un solo operatore questo è certo !
Chiedo scusa a tutti i genitori che mi scrivono fiduciosi, perché hanno subito l’allontanamento dei loro figli e li hanno visti inseriti a loro detta “ brutalmente” nelle varie case famiglia.
A tal riguardo mi permetto di precisare che i bambini non devono sottostare ai tempi degli adulti, spesso investiti di faraginosi iter per il recupero delle competenze necessarie per la responsabilità genitoriale. Le persone di minore età è giusto che possano essere supportate temporaneamente da una famiglia accogliente, piuttosto che essere costretti a vivere per troppo tempo all’interno di una qualsiasi casa famiglia.
Il dovere dei genitori è quello di pensare al migliore interesse dei loro figli e a recuperare le fragilità e prendere coscienza delle loro vulnerabilità , che probabilmente hanno compromesso la loro competenza di maternage.
I loro figli nel contempo hanno il diritto di poter crescere all’interno di una famiglia accogliente e in tal modo usufruire dell’opportunità di ritrovare la serenità perduta, pur preservando il rapporto privilegiato con i propri genitori.
Ogni caso è diverso e credo che siate tutti d’accordo sul fatto che non ha alcun senso una inutile generalizzazione.
Le dinamiche sono tutte troppo differenti, ma resta una sola certezza: le PERSONE di MINORE ETÀ’ non devono subire nessuna sofferenza per le dinamiche scorrette degli adulti.
Occorrono con urgenza servizi disponibili per i percorsi di sostegno alla genitorialità che dovrebbero e potrebbero prevenire allontanamenti, con tutte le note conseguenze traumatiche.
Mi chiedo perché si continuino ad incrementare i fondi per investire sulle nuove aperture e accreditamenti di case famiglia per bambini e adolescenti, invece di investire sul potenziamenti dei servizi per la tutela e supporto delle famiglie. Sono totalmente inesistenti le case famiglia per padre e bambino eppure tutti siamo a conoscenza del fatto che esistono ottimi genitori di genere maschile che sopperiscono alla totale assenza delle madri.
Finalmente dopo numerosi convegni di sensibilizzazione è stata presa in considerazione l’apertura di un tavolo regionale dedicato all’affido, per la prima volta è stata data la dovuta attenzione alla seria criticità del gran numero dei minori confinati per anni all’interno delle case famiglia.
Un dato importante è che l’ultima mappatura delle case famiglia risale al 2018 e posso assicurarvi che il numero dei minori soli, ospitati in residenziale nelle varie strutture era già inquietante allora e ad oggi tali numeri risultano triplicati.
Ma veramente reputiamo di essere una società moderna e con un Welfare State? Vorrei precisare che i CAS che ospitano minori migranti per la gran parte non funzionano e i SAI sia per minori che per adulti sono veramente troppo pochi e con tutte le note conseguenze …
Persone di minore età arrivate con i viaggi della fortuna, che a 18 anni vengono messe alla porta dai CAS, ma di che Stato Sociale stiamo parlando ? Ovvio che le conseguenze sono drammatiche e infatti anche per tutti loro occorrono famiglie accoglienti . Posso assicurarvi che ho conosciuto molto bene numerosi minori e giovani adulti non accompagnati e tutti, proprio tutti, meritano una nuova occasione.
La tutela dei minori è un dovere che coinvolge tutti i cittadini, non solo i genitori e le istituzioni.
Questo principio è sancito dalla Costituzione italiana e da diverse normative che promuovono la protezione e il benessere dei bambini e degli adolescenti .
Chiunque venisse a conoscenza di una situazione che potrebbe mettere a rischio la salute di una persona di minore età, ha il dovere di segnalarlo, se si ha timore di esporsi esistono segnalazioni anche anonime, seppure il decreto legislativo 24/2023, che recepisce la direttiva europea sul whistleblowing, non impone l’obbligo di accettare segnalazioni anonime, ma richiede la tutela della riservatezza del segnalante, in ogni caso le autorità competenti sapranno vagliarne le priorità.
Ad oggi l’affido resta uno dei pochi mezzi per poter prevenire l’istituzionalizzazione delle PERSONE di MINORE ETÀ e non toglie alcun diritto al genitore biologico, pertanto faccio appello alla generosità di tutti i cittadini e chiedo ancora una volta di aprirsi all’accoglienza .
Vi chiedo di insistere per poter fare subito un percorso per l’idoneità all’affido e non dovete fermarvi al primo consultorio o centro autorizzato che non vi prende in carico nell’immediato.
Il percorso di preparazione all’affido può essere fatto ovunque e dovete pretendere che vi venga consegnata la relazione che lo attesta e potere inviarla ai vari Tribunali dei Minori, tutti lamentano la carenza di famiglie affidatarie e sono disposti ad accogliere la vostra candidatura.
Confermo come sempre, la mia disponibilità a supportarvi in questa scelta di vita sia prima, durante e dopo affido e adozione o altro… Al di là dei mio ruolo istituzionale sono una persona sensibile in modo particolare per tutte queste tematiche e sono molto vicina a tutti i bambini e agli adolescenti, inoltre da sempre aperta al sostegno della famiglia e chi mi conosce lo sa molto bene.
Da psicologa e psicoterapeuta non reputo opportuno né corretto che la soluzione per le criticità sia l’inserimento a lungo termine delle PERSONE di MINORE età, all’interno delle case famiglia, seppure organizzate perfettamente.
Quanto alla pessima questione di Bibbiano le cui indagini sono in parte ancora in corso, qualora le accuse fossero vere e molte pare che siano cadute, posso solo discostarmi dall’operato di certi professionisti, alcuni dei quali pare che abbiano confessato e in tal caso credo che purtroppo abbiano dimenticato il loro codice deontologico e la loro etica professionale, ma non tocca a me giudicare.
È mio dovere invece informarvi che chiunque venisse a conoscenza o pensasse di subire ingiustizie è tenuto a denunciarle e a lottare per la tutela dei propri figli e non solo per i propri, perché nessun minore e di proprietà di qualcuno.
Posso affermare per vostra serenità, che ad oggi non sono mai venuta a conoscenza di situazioni criminose sulle questioni riguardanti affidi illeciti presso il nostro territorio, ma resto dell’idea che dove regna il caos si rischia sempre di sbagliare.
Inoltre auspico che al più presto possa esistere un elenco regionale di famiglie affidatarie, oltre le nuove linee guida e nuovi percorsi più adeguati alle nuove esigenze. In particolare sono fiduciosa anche nel coinvolgimento di una equipe di professionisti veramente esperti , con specificità sulla materia, nominati dalla regione per alta professionalità ed esperienza, non indicati come spesso accade, solo per il solito diritto politico. Tutti i nostri bambini e tutti i nostri adolescenti sono preziosi e meritano rispetto, l’attenzione di alte professionalità e solide competenze.
L’occasione è profittevole per porgere i più cari auguri a tutte le meravigliose persone di minore età, che hanno concluso un faticoso anno scolastico e che hanno raggiunto il prezioso traguardo della maturità.
Ricordo a tutti che io ci sono e sono sempre qui per tutti voi e nel ruolo che preferite a supporto delle vostre necessita e a conforto delle vostre fragilità.
Dott.ssa Carmen Fraietta
Psicologa Psicoterapeute
Garante dell’infanzia e dell’adolescenza del Comune di Sassari
























