Un’Odissea tutta sarda ha illuminato la terza serata del Sardegna Archeofilm Festival 2025, nell’area archeologica di Mont’e Prama, regalando al pubblico un’esperienza poetica, corale e profondamente identitaria.
In concorso, il film “Némos – Andando per mare” di Marco Antonio Pani ha conquistato spettatori e appassionati con una narrazione in lingua sarda che fonde mito e contemporaneità, realtà e finzione.
Il regista, presente alla proiezione insieme al cast, ha raccontato la genesi di un progetto iniziato nel 2017 e cresciuto nel tempo grazie al sostegno del Fondo regionale per lo sviluppo, della Sardegna Film Commission, di Rai Cinema e della Società Umanitaria -Cineteca di Cagliari.
A introdurre la pellicola, insieme a lui, il direttore artistico di Sardegna Archeofilm Festival, Tore Cubeddu, e Giulia Pruneti di Archeologia Viva.
Girato tra le campagne e le coste della Sardegna, il film affida il racconto epico dell’Odissea a pastori, pescatori, artigiani e marinai, che attraverso l’improvvisazione guidata danno voce a un Ulisse collettivo e universale. Un viaggio “etno-mitologico-surreale”, come lo definisce lo stesso Pani, che esplora i valori della cultura materiale e immateriale del Mediterraneo, restituendone l’umanità e la forza simbolica. Una citazione d’obbligo per Giovanni Masia, l’attore feticcio di Marco Antonio Pani, capace di interpretare Ulisse con sfumature che variano dall’ironia pura alla tragedia. Un Ulisse eroico, divino e profondamente umano.
Acclamato in anteprima sotto le stelle, “Némos” ha offerto uno sguardo inedito sull’epica omerica, con un linguaggio visivo e narrativo che risuona potente nella Sardegna di oggi, tra memoria e sogno, tra mare e terra.
La serata è stata aperta dal talk “Cinema e archeologia”, che ha visto protagonista lo scenografo Tonino Zera in dialogo con Francesco Bellu. Un confronto appassionante tra visioni artistiche e patrimonio storico, che ha esplorato il ruolo del cinema nella narrazione dei luoghi e delle civiltà antiche.
L’incontro ha offerto al pubblico spunti originali sul rapporto tra ricerca archeologica e costruzione dell’immaginario.
Il Sardegna Archeofilm Festival prosegue oggi, nella consueta location dell’Area archeologica di Mont’e Prama, con la serata conclusiva.






















