Una celebrazione del patrimonio archeologico della penisola del Sinis e della Sardegna nuragica, narrata dalle voci dei suoi protagonisti.
Si è chiuso così nel Museo civico di Cabras, il Festival dell’Archeologia promosso dalla Fondazione Mont’e Prama, confermando l’interesse crescente del pubblico di appassionati attorno a un tema che racconta e indaga la storia dell’Isola.
“È il successo di un metodo – spiega il presidente della Fondazione Anthony Muroni -, quello del lavorare insieme, del coinvolgimento di una comunità che interagisce ed è protagonista insieme alle istituzioni e agli enti di ricerca.
Abbiamo creato una rete di soggetti che lavora all’unisono per raggiungere il medesimo risultato, questo è forse l’aspetto più appagante di un percorso che la Fondazione ha intrapreso qualche anno fa. I risultati sono straordinari e incoraggianti, ma siamo solo all’inizio di un lungo percorso”.
La prima parte dell’incontro ha approfondito i contatti tra la Sardegna nuragica, l’Egeo e il Mediterraneo orientale, con gli interventi di Massimo Cultraro, Raimondo Zucca, Carlo Tronchetti e Anna Paola Delogu, che hanno ricostruito un quadro aggiornato degli scambi culturali e commerciali dell’isola in età protostorica. A seguire, Rita Auriemma, Piergiorgio Spanu e Maria Mureddu hanno illustrato i risultati delle prospezioni archeologiche nella laguna di Cabras, mentre Raimondo Zucca, Nicoletta Camedda e Maura Vargiu hanno presentato le indagini condotte nel nuraghe Cannevadosu, restituendo nuovi elementi sull’organizzazione sociale e insediativa del territorio. Gli scavi inizieranno dopo l’estate. Per la Fondazione Mont’e Prama la nuova campagna rappresenta un ulteriore tassello nella politica di valorizzazione del vasto patrimonio archeologico del Sinis.
Infine, il contributo di Carla Del Vais che ha tracciato una panoramica sulle ricerche dell’Università di Cagliari dedicate all’evoluzione del paesaggio urbano e costiero nella penisola del Sinis con un focus sulle ultime attività di studio, ricerca e scavo nella città di Tharros.
Il Festival avrà un’appendice con il doppio concerto “Morricone dirige Morricone” in programma il 28 e 29 giugno nell’antica città di Tharros, uno degli appuntamenti più attesi di tutta la stagione di eventi estivi promossa dalla Fondazione.
Andrea Morricone dirigerà l’orchestra Roma Sinfonietta, rendendo omaggio alle leggendarie colonne sonore del padre, Ennio Morricone. Uno spettacolo reso ancora più emozionante dalla partecipazione del Coro G.P. da Palestrina di Cabras. Dall’ 8 all’11 luglio, invece, il cuore del Festival si sposta nella Peschiera di Mar’e Pontis, dove ogni giorno si alterneranno presentazioni, dialoghi e performance.






















