Ogni volta un viaggio diverso, un viaggio che parte dalla musica e che, anno dopo anno, intercetta suoni, immagini, danze e lingue provenienti da ogni parte del mondo.
La quarta edizione di “Etnosfera-Festival di Popoli e Musiche”, in programma ad Aggius il 21 e il 22 giugno, quest’anno fa rotta sul corpo, sul movimento, sul senso di comunità che si manifesta danzando.
Due giorni ad alto tasso emotivo, con un cartellone di appuntamenti gratuiti che si snodano fino a notte inoltrata, in un contesto paesaggistico tra i più preziosi d’Italia.
«Abbiamo condensato in due giornate una molteplicità di codici espressivi che, come da tradizione del festival, spaziano tra musica, arti visive, letteratura e lingua sarda – spiega Marco Lutzu, direttore artistico del festival assieme a Diego Pani -.
L’edizione di quest’anno dedica una particolare attenzione al Sud America e ai Caraibi, terre che nel corso dei secoli sono state testimoni di incontri tra popoli e culture musicali diverse, dando vita a sonorità che dalla loro forza dinamica hanno tratto linfa vitale».
«Il ballo è un elemento centrale del nostro intendere l’incontro – afferma Pani – vogliamo riflettere sul significato che assume il danzare insieme, e anche quest’anno lo faremo con la formula che ci è più cara: ascoltando, confrontandoci, costruendo passo dopo passo una conoscenza condivisa tra chi il festival lo attraversa, e chi lo abita. Per questo l’edizione 2025 di Etnosfera apre alle strade sonore del Sud America ed esplora musiche nate per accompagnare il movimento collettivo.
Al centro di questo percorso, il genere colombiano della Cumbia, con la sua capacità di essere musica, canto, danza popolare e rituale, corpo sociale e linguaggio del presente”.
La musica che stimola il corpo sarà la protagonista di questa edizione, non solo con la travolgente energia della Cumbia proposta dai Cacao Mental, formazione italo-peruviana tra le più originali della scena elettronica latinoamericana o con il ritmo ipnotico dei Ballade Ballade Bois, una delle espressioni più vitali della nuova musica per la danza tradizionale in Sardegna, ma anche attraverso lo sguardo di chi la cumbia la disegna e la racconta. Tra questi, Davide Toffolo, fumettista e voce dei Tre Allegri Ragazzi Morti che, con la sua graphic-novel dedicata al percorso della danza colombiana, ha saputo trasformare un’esperienza musicale in un racconto visivo potente e poetico.
Tra gli altri ospiti Daniele di Bonaventura, Monica Marziota, Sarram, Alessandro Carta, Fulvio Accogli, Sara Giannelli, Stefano Colombelli, Francesco Morittu, Carlo Pusceddu, Riccardo Pisu Maxia, Mauro Piredda, Ornella Piroddi, Pietro Peru, Lidia Decandia, Leonardo Lutzoni.























