Elementi che indicano di rafforzare le politiche attive per l’occupazione, altri più incoraggianti.
E’ Il mercato del lavoro della provincia di Nuoro nel 2024 che offre un quadro decisamente articolato.
È quanto emerge dal terzo report dell’Osservatorio economico della Camera di Commercio di Nuoro, che analizza indicatori chiave come tasso di occupazione, inattività, disoccupazione, domanda di lavoro e parità di genere.
“Il 2024 mostra una situazione complessa ma non priva di segnali incoraggianti – dichiara la responsabile dell’Osservatorio Maria Luisa Ariu – La relativa stabilità dell’occupazione, la bassa disparità di genere e la minore difficoltà nel reperire lavoratori costituiscono punti di forza su cui costruire nuove opportunità.
Il rafforzamento del mercato del lavoro nuorese passa attraverso politiche coordinate che sappiano attivare il potenziale ancora inespresso, favorendo l’inclusione, la formazione e la crescita del sistema produttivo locale”.
Il tasso di occupazione tra i 15 e i 64 anni si attesta al 55%, un dato stabile rispetto all’anno precedente e che, pur mantenendosi al di sotto delle medie regionale e nazionale, indica una tenuta nel tempo, con margini di miglioramento già delineati dal trend di crescita degli ultimi anni. Il tasso di inattività (39,2%, 81° posto nazionale) evidenzia una quota significativa di popolazione non attualmente coinvolta nel mercato del lavoro. Anche il tasso di disoccupazione, pari al 9,5% (87° posto), suggerisce la necessità di rafforzare i collegamenti tra domanda e offerta, in particolare attraverso strumenti di orientamento e incentivi all’assunzione.
Due gli indicatori che posizionano Nuoro tra le realtà più virtuose del Paese. Il primo riguarda la disparità di genere nell’occupazione, pari a 10,5 punti percentuali, che colloca la provincia al 10° posto nazionale. Un segnale significativo di maggiore equilibrio tra uomini e donne nella partecipazione al lavoro. Il secondo elemento positivo riguarda la difficoltà di reperimento del personale, che a Nuoro si attesta al 42,4%: un dato che, pur indicando la presenza di profili ricercati, assegna alla provincia l’11° posto nazionale, tra le più efficienti nel reperire le figure professionali richieste.























