Ci sono 100 milioni di euro nel programma pluriennale 2025-2027 per le opere e infrastrutture pubbliche della Sardegna che, secondo le stime dell’assessorato regionale dei Lavori Pubblici, guidato da Antonio Piu, ha un fabbisogno di 1,5 miliardi di euro.
Le risorse vengono messe a bando dopo dopo oltre 50 sopralluoghi fatti negli ultimi 12 mesi dove la Regione ha interagito con i sindaci.
I bandi, le cui graduatorie potranno scorrere nel tempo e la cui pubblicazione è prevista per lunedì 9 giugno, riguardano interventi di messa in sicurezza di ponti, viadotti e altre opere di viabilità – da quelle minori a quelle di interesse locale e regionale -, realizzazione di percorsi ciclabili e di reti di drenaggio dell’acqua nei centri urbani.
Ancora vengono finanziate le opere di messa insicurezza e ampliamento dei cimiteri, con la previsione di progetti per la cremazione degli animali di affezione. Quindi fondi per la riqualificazione dei centri urbani e degli edifici pubblici, nonchè l’eliminazione delle barriere architettoniche (fondi recuperati da finanzianti per i primati mai utilizzati). Infine sulla transizione verde, per promuovere l’efficienza energetica è stato previsto un bando ad hoc con risorse Po Fesr.
“Per la prima volta la Regione Sardegna sta applicando un sistema oggettivo che è quello appunto dei bandi, quindi nove bandi che vanno a rispondere a tutte le esigenze e le richieste che ci sono state fatte in questi 12 mesi con la novità che finalmente i Comuni, una volta che faranno la domanda, hanno in tempo reale il punteggio e soprattutto una graduatoria provvisoria dal giorno dopo della chiusura dei bandi – spiega all’ANSA l’assessore Piu – Questo consente di avere uno strumento per la Giunta regionale, per il Consiglio regionale di programmazione importante, soprattutto nella destinazione delle risorse. Noi ci auspichiamo che ci siano richieste per oltre un miliardo e mezzo. Questo significa che per i prossimi quattro anni il Consiglio ha uno strumento oggettivo, che è quello dello scorrimento delle graduatorie, senza nessun tipo di discrezionalità, basato solo sulla esigenza dell’opera da realizzare”.
L’intento della Giunta è quello “non solo di finanziare ma di vedere finalmente realizzate le opere e attraverso lo strumento della digitalizzazione abbiamo una risposta diretta da dare ai comuni anche in seno a quelle che possono essere le difficoltà di quando si partecipa a un bando. Parliamo di due bandi su nove ad esempio innovativi come quelli delle reti di drenaggio che vanno a rispondere all’esigenza purtroppo delle tante strade che in virtù dei cambiamenti climatici vengono allagate e quindi il rifacimento totale dei sottoservizi e di tutta la pavimentazione quindi questo è innovativo come innovativo il bando sull’abbattimento delle barriere architettoniche per gli edifici pubblici. La regione Sardegna aveva una linea di finanziamento solo per gli edifici privati, l’ho cambiata, l’ho fatta modificare in finanziaria e quindi finalmente le tante persone che purtroppo hanno delle difficoltà possono essere più autonome nella loro fruibilità agli edifici pubblici”.






















