“Da grande spero di fare il regista” scherza ma non troppo Antonio Marras che, dopo decenni di successi come stilista, debutta al cinema con il cortometraggio ‘Motel Jacaranda’, dedicato all’amore tormentato tra Anna Maria Pierangeli e James Dean e presentato in anteprima a Milano.
“Anna Maria Pierangeli – racconta il creativo di Alghero, che aveva anche dedicato una collezione all’attrice – nasce in Sardegna da due genitori della borghesia cagliaritana.
Da adolescente si trasferisce a Roma, dove viene notata da De Sica e arriva al cinema. Per la sua bellezza viene chiamata a Hollywood, dove la ribattezzano Pier Angeli. In Italia era sempre stata guardata con perplessità perché, mentre la Loren e le altre arrivavano dalla periferia, il suo essere alto borghese non l’ha aiutata, ma quando arriva a Hollywood lavora con tutti e si innamora, ricambiata, di James Dean. La madre di lei però non è felice di questa unione e contrasta un amore che rimane tale tutta la vita, anche se lei si sposa con un altro mentre lui – dice la leggenda – la aspetta fuori dalla chiesa in moto”.
Dopo questo primo saggio, Marras spera di poter presto realizzare un lungometraggio: “i miei riferimenti sono Visconti, Pasolini, Fellini, Herzog, Bergman, sono attratto – dice – da film indipendenti, da visioni che ti scuotono e ti provocano emozioni dentro e questo è ciò che vorrei fare”. Intanto, “con questo cortometraggio realizzo un sogno che porto dentro da sempre, quello di raccontare storie intrecciando immagini, suoni e abiti come fossero parole di una sceneggiatura emotiva”.
Mentre Antonio fa rivivere sul grande schermo del cinema Mexico una delle love story più struggenti del cinema, sua moglie Patrizia Sardo Marras stasera presenta a Palazzo Reale, insieme all’amica Geppi Cucciari, il suo libro ‘La moda non è un mestiere per cuori solitari’, la storia di un connubio iniziato da un negozio di stoffe nel centro di Alghero e arrivato sulle passerelle di Parigi e New York, grazie a un amore che si è fatto famiglia e laboratorio di collezioni piene di poesia. “Dicono che la moda sia cinica, ma non per noi. Per noi – dice Patrizia, compagna di Antonio nella vita e nel lavoro – la moda è sentimentale”.
























