E’ un silenzio che rimbomba quello di Israele sulla morte di Papa Francesco. Perché se il presidente israeliano Isaac Herzog è stato tra i primi a esprimere le sue condoglianze su ‘X’, auspicando che l’appello di Francesco per la pace e il ritorno degli ostaggi possa realizzarsi, dopo di lui né il primo ministro Benjamin Netanyahu, né il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar si sono espressi.
Un breve post del ministero degli Esteri di Israele, condiviso su Instagram, Facebook e X in cui era scritto “Riposa in pace, Papa Francesco. Che la sua memoria sia una benedizione”, è stato poi cancellato provocando scalpore. ”Il tweet è stato pubblicato per errore”, hanno detto fonti del ministero degli Esteri contatti dal Jerusalem Post, ”rispettiamo i sentimenti dei suoi fedeli”.
La scelta del ministero degli Esteri israeliano, di far cancellare i post di condoglianze per la morte di Papa Francesco delle ambasciate israeliane in tutto il mondo, ha scatenato un po’ ovunque le reazioni diplomatiche degli ambasciatori.
Le reazioni più dure si sono avute da parte dei diplomatici operativi nei Paesi cattolici. Secondo i media, critiche interne alla dirigenza del ministero sarebbero esplose a Gerusalemme.






















