Il 18 febbraio, il Tribunale amministrativo di Marsiglia ha emesso la sentenza sulla responsabilità dell’amministrazione penitenziaria e dello Stato nella morte di Yvan Colonna. Quasi tre anni fa Yvan Colonna è stato violentemente aggredito da un compagno di detenzione nel carcere di Arles. Morì per le ferite riportate il 21 marzo 2022.
I giudici hanno riscontrato diverse gravi mancanze da parte dell’amministrazione carceraria, in particolare “una mancanza di supervisione” da parte dell’amministrazione carceraria e “una mancanza di reazione” all’aggressione. Il tribunale ha ordinato allo Stato di pagare 75.000 euro agli eredi di Yvan Colonna, la moglie e i due figli, come risarcimento per le sofferenze fisiche e mentali subite. L’avvocato della famiglia, Patrice Spinosi, ha descritto la sentenza come una “grande vittoria” e ha sottolineato la natura eccezionale del risarcimento rispetto agli “standard normali“. “C’è stata una volontà da parte del Tribunale amministrativo di segnare l’occasione“, ha dichiarato ad Alta Frequenza l’avvocato Spinosi.
Secondo Patrice Spinosi, questa prima decisione del tribunale è importante in un momento in cui sono in corso altri procedimenti, in particolare quello contro Franck Elong-Abé, l’aggressore di Yvan Colonna: “È un’altra pietra miliare nella ricerca delle cause e dei motivi esatti che hanno portato a questa tragedia“, ha detto l’avvocato.
Lo Stato aveva offerto 40.000 euro, ma la famiglia aveva rifiutato questa proposta e quindi si era rivolta al tribunale amministrativo per chiedere 200.000 euro, ora la decisione.
























