“Oggi, Giornata del Ricordo, il pensiero va al sacrificio di migliaia di connazionali giuliano dalmati, uccisi dalle milizie titine dal 1943 alla fine della guerra o costretti a scappare dalle terre che li avevano visti nascere, a causa di una feroce pulizia etnica che voleva cancellare ogni tracce di italianità da Istria, Dalmazia, Pola, Fiume e che gli orrori precedenti non giustificano minimamente”, scrivono in una nota i militanti del Circolo “La Terra dei Padri”.
“Dobbiamo però, nostro malgrado, constatare che le stesse insopportabili contraddizioni che si sono palesate il 27 gennaio si presentano oggi nelle formazioni politiche del centrodestra che intendono celebrare questa Giornata. Scendono in piazza esponenti politici che hanno abbracciato Donald Trump e il suo progetto politico che ha tra i suoi punti qualificanti la deportazione dell’intera popolazione palestinese da Gaza ed inevitabilmente dalla Cisgiordania, una terribile pulizia etnica che arriva dopo un sterminio ignomignoso, perpetrato dall’ esercito israeliano, sterminio che altre forze politiche sono state a guardare, senza dire una parola”…”Abbiamo visto le immagini di una riunione del gruppo dei cosiddetti Patrioti Europei che hanno accolto tra loro il Likud, la destra israeliana che di quello sterminio è il più feroce sostenitore. Con quale faccia questi politici hanno il coraggio di parlare di esodo e di deportazioni, quando sono indifferenti o addirittura complici di un gigantesco crimine che vede donne e bambini massacrati mentre cercano disperatamente pane e acqua per non morire di fame e di sete? Con quale coraggio si presentano quando applaudono ad una ferocia che fa impallidire anche l’ignominia dei ferrovieri della Cgil che versarono sui binari il latte destinato ai bambini di Pola nella stazione di Bologna? “, incalza il Circolo.
“La pulizia etnica di un popolo e’ sempre un crimine, in qualsiasi territorio e in qualunque epoca, è davvero triste doverlo ricordare. Pensiamo a “restare umani”, in troppi hanno rinunciato ad esserlo per servilismo e codardia”, conclude il Circolo “La Terra dei Padri”.























